Le compagnie di navigazione sono sempre più redditizie. Nel terzo trimestre dell’anno, il margine EBIT dei nove maggiori carrier quotati in borsa è salito al 33%. La redditività operativa di questi vettori è sostanzialmente raddoppiata rispetto a quella del trimestre precedente, quando era stato registrato un EBIT Margin del 16%.
Lo rivela Linerlyitica nel suo ultimo report.
La società di analisi fa però osservare come vi sia un divario importante tra i carrier con le performance operative migliori e quelli che invece hanno fatto peggio.
Evergreen, ad esempio, è il liner che tra luglio e settembre ha fatto registrare il migliore margine EBIT, pari al 50,5%. A seguire HMM (con un EBIT margin del 46%), Yang Ming (45,4%) e Wan Hai (44%).
Fanalino di coda di questa speciale classifica sono Hapag-Lloyd e Maersk. I due partner dell’alleanza Gemini hanno fatto registrare nel terzo trimestre un EBIT margin rispettivamente del 18,4 e del 25,5%.
Secondo la consultancy firm, i risultati finanziari non brillantissimi dei due carrier sono da attribuire soprattutto alla loro eccessiva dipendenza dai servizi di collegamento con l’Europa; ai costi operativi elevati che hanno dovuto sostenere nel periodo di riferimento; alla mancata crescita del tonnellaggio e alla presenza nel proprio portafoglio di un numero maggiore di clienti fidelizzati con contratti di nolo a lungo termine.
Tutti questi fattori avrebbero impedito ad Hapag Lloyd e Maersk di trarre vantaggio dall’impennata dei noli spot registrata nel trimestre.
Sea Intelligence riporta peraltro come nel terzo trimestre i dieci global carrier che hanno pubblicato i propri risultati finanziari abbiano riportato un EBIT complessivo di 15,8 miliardi di dollari.