I problemi di congestione nei piazzali e le code interminabili in attesa di entrare in porto hanno impattato profondamente sulle prestazioni delle compagnie di navigazione, erodendo gradualmente la capacità di stiva offerta sul mercato.
Complessivamente, nel mese di Novembre è stato ritirato dalle rotte commerciali l’11,5% della global capacity.
I dati pubblicati da Sea Int parlano chiaro: sebbene in leggero miglioramento rispetto al 12,3% di Ottobre, i ritardi nella consegna delle merci cumulati dai liner a causa dei problemi di congestione di cui soffrono ad oggi molti porti mondiali non lasciano spazio a possibili schiarite per il futuro.
“Lo stato normale delle cose nel mercato è che il 2% della capacità globale è intrappolato in ritardi da qualche parte” afferma Alan Murphy, Ceo di Sea-Intelligence
“Fondamentalmente, il 2021 è stato un anno in cui la domanda è cresciuta del 7% su base annua (in parte a causa della caduta all’inizio del 2020) e allo stesso tempo la capacità è stata effettivamente ridotta di 11%”.
Con riferimento all’annosa questione delle congestioni portuali, Sea Int. segnala come in Europa la situazione sia in continuo peggioramento dall’inizio di ottobre: “Ciò implica anche che potremmo aspettarci una continua spinta al rialzo delle tariffe di trasporto su questo commercio, poiché è probabile che la congestione abbia un impatto negativo sull’affidabilità e quindi sulla capacità disponibile”.