È stato il settore che tra i primi si è fermato con l’arrivo della pandemia. Ed è uno degli ultimi a ripartire. Non completamente, peraltro, visto il gap con i 15 accosti fissati del 2019. Ma il programma di nove scali già schedulati per la stagione estiva rappresenta per Piombino un nuovo passo in avanti verso il ritorno alla normalità. E, forse, il trampolino di lancio verso prospettive di crescita legate allo sviluppo di un turismo di qualità.
Le crociere tornano a farsi vedere nella città dell’acciaio, con l’approdo di stamani alla banchina Alto Fondale della MARELLA DISCOVERY 2, di proprietà della compagnia TUI. Un gigante del mare da 1338 passeggeri, che ha già scalato il porto in altre occasioni.
Ad accogliere il comandante e i passeggeri della nave, il responsabile, per l’Autorità di Sistema Portuale, dell’Ufficio Territoriale di Piombino (UTP), Claudio Capuano, l’Assessore Comunale al Turismo, Sabrina Nigro, e Laura Miele, in rappresentanza del Tuscany Terminal.
«L’approdo della MARELLA DISCOVERY 2, assieme alla ripresa delle attività crocieristiche nel porto, rappresenta un segnale positivo per uno scalo portuale che vuole mettersi alle spalle anni difficili» ha detto Capuano.
«La stagione crocieristica è appena iniziata. E il programma degli accosti è ancora molto fluido. Potrebbero esserci modifiche e/o integrazioni all’ultimo minuto. Ma quello che conta è il porto sia finalmente ripartito» ha proseguito il dirigente.
«Quest’anno cercheremo di strutturarci al meglio per garantire ai turisti e ai passeggeri un servizio di accoglienza che sia all’altezza di tale nome. Ma non possiamo e non dobbiamo fermarci qui: per il 2023 abbiamo allo studio diverse iniziative finalizzate all’implementazione di questi servizio» ha concluso Capuano.
Anche per il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, il ritorno delle crociere nella città è un fatto positivo per lo scalo portuale. «I nove scali programmati nel porto, assieme ai 79 schedulati a Portoferraio, sono una base da cui ripartire per il nostro Sistema Portuale. I numeri sono senz’altro migliorabili ed il nostro lavoro deve essere finalizzato a questo».