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Question time alla Camera per il Ministro alle Infrastrutture

Salvini: “Riforma dei porti entro l’anno”

di Redazione Port News

Sui porti “bisogna superare le criticità esistenti, puntando sulla semplificazione degli iter amministrativi”. Lo ha dichiarato il Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante il question time alla Camera.

“Il Vice Ministro Rixi, entro l’anno, porterà all’approvazione il piano di riforma dei porti italiani” ha aggiunto, sottolineando come sia parimente necessario garantire la tutela della concorrenza.

Rispondendo a una interrogazione presentata ieri dal deputato di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, nella quale si esprimevano alcune preoccupazioni per la tutela della concorrenza a causa  dei recenti cambiamenti negli assetti societari dei terminal portuali, già conclusi o in via di definizione, in particolare riguardo ai porti di Genova, Livorno, Catania, Gioia Tauro e Civitavecchia, Salvini ha ricordato che “con il decreto a mia firma del 28 dicembre scorso, è stato approvato il regolamento per il rilascio di concessioni di aree e banchine”.

“Il regolamento – ha spiegato – introduce un sistema di monitoraggio che consente all’autorità concedente di verificare eventuali modificazioni negli assetti societari responsabili della gestione dei porti per prevenire concentrazioni e garantire una reale concorrenza del mercato”.

Salvini ha altresì ricordato che le procedure di acquisto e cessione di quote societarie sono sempre oggetto di verifica da parte del gruppo di coordinamento della golden power. “Negli ultimi sei mesi, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato si è già pronunciata favorevolmente su alcune operazioni che interessavano l’acquisizione di quote societarie in ambito portuale. È il caso, ad esempio, del porto di Trieste. A questo primo intervento intendiamo affiancare una riforma organica del sistema dei porti, a cui sta lavorando il Vice Ministro e a cui facevo riferimento prima”.

Per il titolare del dicastero di Piazza Porta Pia, i porti italiani devono continuare a essere asset strategici nazionali in termini di infrastrutture, trasporto merci, traffico passeggeri e connessioni intermodali sostenibili. “Tutelare la concorrenzialità del settore e aprire a tutti gli operatori è il primo passo per un’economia del mare realmente competitiva”.

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