E’ considerevolmente aumentato il numero di navi extra impiegate sui servizi di linea. A certificarlo è Sea-Int nel suo ultimo report, appena pubblicato.
I problemi di congestione di cui stanno soffrendo molti scali portuali, e il progressivo downgrade dei livelli di affidabilità degli orari di partenza e arrivo delle navi, ha costretto i liner a impiegare più navi sulle rotte commerciali pur di movimentare il quantitativo di merce già programmato.
Se nel periodo 2012-2019 sono mediamente state aggiunte nei collegamenti tra l’Asia e la costa occidentale del Nord America 1,9 navi in più a settimana, nell’anno della Pandemia ne sono state impiegate cinque in più e attualmente, sulla base di un calcolo fatto su una media quadrisettimanale, circolano 14 unità in più a settimana.
Lo sviluppo sulla direttrice commerciale Asia-Nord America East Coast è stato simile a quello visto per la tratta Asia-west coast, sebbene l’entità del picco del 2021 sia stata leggermente inferiore.
Sulla rotta Asia-Nord Europa, in circostanze normali, vengono schierate pochissime navi in più. Sebbene con un aumento più limitato durante la fase iniziale della pandemia, il numero di navi extra impiegate è invece andato aumentando progressivamente nel 2021, a cominciare dal blocco di Suez.
La conseguenza è che i porti devono gestire un numero di navi molto maggiore di quello a cui erano abituati prima della pandemia.