Il porto di Shanghai rischia l’isolamento. Nonostante abbia cercato di garantire la piena operatività, il più grande porto container del mondo risulta oggi tagliato fuori dai collegamenti con l’entroterra per effetto delle misure di contingentamento che il Governo amministrativo della città ha preso per arginare la diffusione del contagio.
Non solo, sta aumentando il numero delle compagnie di navigazione disposte a bypassare lo scalo per evitare ai propri clienti nuove interruzioni alla catena di approvigionamento.
Maersk, MSC, Ocean Network Express e Zim hanno già annunciato l’intenzione di omettere i terminal di Shanghai, dove rigorose misure di blocco stanno interrompendo i servizi di trasporto e stoccaggio in magazzino.
E’ anche per questo motivo che il Governo centrale di Pechino ha deciso di intervenire, chiedendo allo Shanghai International Port Group e alle autorità di trasporto locali di coordinarsi con i big carrier per garantire che nel più grande porto container del mondo siano disponibili servizi e slot adeguati.
In una nota stampa, il Ministero dei trasporti cinese ha chiesto ai funzionari locali e alle associazioni di categoria di Shanghai di esortare i caricatori a ritirare il loro carico, compresi i carichi frigoriferi, dal porto il più rapidamente possibile.
“Bisogna fare ogni sforzo per garantire il regolare funzionamento del porto” ha dichiarato il MOT, aggiungendo di ritenere del tutto inaccettabile “la riduzione arbitraria degli scali nel porto di Shanghai operata dalle grandi compagnie”.