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L'onda lunga del Covid

Shenzhen, terminal sotto pressione

di Redazione Port News

Rimane critica la situazione di difficoltà operativa nella quale si sono venuti a trovare i terminal portuali del distretto di Shenzhen a causa dell’onda lunga del Covid.

A darne un resoconto è Maersk. In un customer advisory, la compagnia danese sottolinea come le misure di contingentamento del virus prese dal Governo cinese per arginare la diffusione del virus abbiano impattato minimamente sulla sua operatività: “We remain fully operational” dice il vettore, rivolgendosi ai propri clienti.

Maersk afferma che tutti i depositi e i magazzini di Shenzhen sono aperti. Tuttavia, le compagnie di autotrasporto potranno portare i container carichi nei terminal di Chiwan, Mawan e Shekou soltanto su prenotazione. Queste facility saranno operative soltanto per l’export e il gate-in potrà essere effettuato sino a quattro giorni prima della prevista partenza della nave. Riprendono inoltre i servizi di deposito e ritiro del cargo aereo dai depositi di Shenzhen.

Maersk prevede però un aumento dei tempi di attesa nei porti di Yantian e Chiwan a causa dei problemi di congestione che si sono venuti a creare per effetto del calo del rendimento operativo. A causa di tali problemi, la compagnia ha annunciato nuovi blank sailing. In particolare, ha comunicato che tre portacontainer – la Maersk Eureka, la Merkur Horizon e MSC Ingy, rispettivamente impiegate impiegate nei servizi transpacifici, intra-asiatici e tra l’Asia e l’Europa – non scaleranno il porto di Yantian e Shekou, in modo da proteggere la schedule reliability.

Infine, la compagnia prevede una riduzione del 20% dell’efficienza del servizio di autotrasporto tra Shenzhen e le città vicine a causa dei rigorosi controlli stradali e dei frequenti test molecolari cui vengono sottoposti i conducenti.

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