Sono 40 le navi che tra marzo e febbraio sarebbero state rifornite di carburante contaminato dall’hub di Singapore.
La società di test sui carburanti Veritas Petroleum Services (VPS) riferisce infatti che diverse decine di unità navali avrebbero ricevuto da due fornitori non ancora identificati un lotto di bunker alterato dalla presenza di idrocarburi clorulati.
La presenza del clorulo nel High Sulphur Fuel Oil avrebbe provocato guasti ai sistemi di alimentazioni dei motori ausiliari e perdite di potenza nei sistemi di propulsione.
Il cloruro, che è una sostanza chimica pura, non è un componente intrinseco dei combustibili fossili. E’ probabile dunque che il cutter stock, che i commercianti di merci acquistano per miscelare il carburante del bunker, contenesse cloruro o che la sostanza chimica sia stata accidentalmente miscelata nei prodotti del carburante.
Secondo quanto riferisce Lloyd’s List, l’incidente potrebbe essere correlato alle sanzioni contro la Russia, il cui materiale per la miscelazione, diventato meno disponibile, è stato sostituito con fonti non tradizionali.
La Maritime and Port Authority ha tempestivamente rintracciato i fornitori del lotto di carburante contaminato, chiedendo l’interruzione della fornitura.