“Tutto il cluster marittimo portuale, italiano ed internazionale, monitora con attenzione la situazione che inevitabilmente si ripercuote sui traffici marittimi, sulle navi e – arcor di più – sugli equipaggi” lo ha dichiarato il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, durante la prima riunione del 2022 del Consiglio della Federazione del Mare.
Occhi puntati, in particolare, sui marittimi ucraini, per i quali si avvicina la fine dei contratti di imbarco ma che non possono tornare a casa. Inoltre, Mattioli evidenzia come oggi siano molti i rischi derivanti dalla impossibilità di avere accesso ai porti ucraini, con conseguenze sulla catena di approvvigionamento che sta già avendo un impatto sulle imprese dell’UE.
È di queste ore, inoltre, la notizia che il Governo britannico ha deciso di vietare l’accesso alle navi russe nei porti inglesi e che il Parlamento europeo ha chiesto un’azione in tal senso a livello UE. “È evidente – ha spiegato Mattioli – che la situazione è in costante evoluzione e, come ha affermato questa mattina il Presidente Draghi al Senato: l’eroica resistenza del popolo ucraino, del suo presidente Zelensky, ci mettono davanti a una nuova realtà e ci obbligano a compiere scelte fino a pochi mesi fa impensabili”.
Anche la Federazione del Mare esprime la sua solidarietà al Governo ucraino e a tutta la popolazione di questo Paese che lotta in difesa del bene più prezioso: la libertà” ha concluso.