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Banchine agitate a Livorno

TDT/UECC, arriva la replica di Grimaldi

di Redazione

Lo scalo di navi car carrier al Terminal Darsena Toscana di Grimaldi ha innescato preoccupazioni all’interno della comunità portuale livornese, tanto da spingere il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, a chiedere al gruppo Grimaldi “impegni tangibili, concreti, in direzione non soltanto della conservazione della vocazione primaria del Terminal, ma anche della promozione dei piani di sviluppo orientati a favorire una reale crescita dei traffici containerizzati”.

Abbiamo sollecitato ala società il nuovo Piano di Impresa. Lo aspettiamo e, statene certi, sarà nostra preoccupazione verificare che sia pienamente coerente con le prescrizioni regolatorie definite nel Piano Regolatore Portuale e nel Piano Operativo Triennale, di cui è ormai prossimo l’aggiornamento” aveva comunicato Guerrieri in mattinata, durante la riunione dell’Organismo di Partenariato, convocato dall’AdSP per affrontare la questione.

In tarda serata è arrivata la replica di Grimaldi: “La situazione geopolitica in cui versa la nostra regione da vari mesi, in particolare a causa degli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso, ha inciso negativamente sul traffico containerizzato in tutti porti del Mediterraneo centro/orientale, incluso quello di Livorno. Anche il terminal TDT, entrato all’inizio di quest’anno nell’orbita Grimaldi grazie a un investimento record, è stato fortemente colpito da tale calo di traffico di container. I piazzali vuoti hanno prodotto forti perdite nei primi mesi del 2024, costringendo il management della società ad accogliere traffici surrogati, quali quelli di veicoli nuovi, nel pieno rispetto delle norme e della libera concorrenza, e nell’interesse dei lavoratori, dei clienti, oltre che del Porto, della città di Livorno, della regione Toscana e dell’intero Paese” ha affermato il gruppo partenopeo.

“Premesso che tutti i terminal ro/ro di Livorno sono attualmente privi di spazi liberi, senza il pronto intervento di TDT, tali volumi di veicoli nuovi, peraltro movimentati da un diretto competitor del Gruppo Grimaldi, sarebbero stati dirottati verso altri scali vicini, a scapito dell’intera comunità portuale di Livorno” ha aggiunto, ribadendo “per l’ennesima volta, che non vi è da parte di TDT alcuna intenzione di ridimensionare il traffico container, di gran lunga il più remunerativo, a favore di altri traffici. Al contrario, TDT è attualmente in trattativa per attrarre due nuovi clienti, tra i maggiori player nel trasporto marittimo di container”.

Le conclusioni di Grimaldi sono nette: “Invece del clima di allarme infondato e pretestuoso fomentato da alcuni operatori attivi nel porto di Livorno, interessati solamente a difendere la propria rendita di posizione, il Gruppo Grimaldi si sarebbe aspettato un plauso, oltre che per gli ingenti investimenti finora fatti a Livorno, anche per i continui sforzi per sviluppare i traffici marittimi da e per lo scalo labronico. Infine, nell’ambito dell’associazionismo, sembra più che scontato che TDT faccia delle scelte coerenti, in linea con la visione del Gruppo Grimaldi”