CMA CGM potrebbe scalzare Maersk e diventare la seconda compagnia di navigazione più grande al mondo dopo MSC.
A rilevarlo Alphaliner nel suo ultimo report aggiornato al 19 Giugno. Il vettore francese esprime oggi una capacità operativa 3.486.351 TEU distribuita su una flotta di 628 navi, di cui 242 di proprietà (per un totale di 1.694.147 TEU) e 386 prese a noleggio (1.792.204 TEU).
Rispetto al liner danese, CMA CGM ha 54 navi e quasi 641 mila TEU in meno di capacità ma va anche sottolineato come stia ad oggi investendo massicciamente nell’espansione della propria flotta, avendo all’attivo un orderbook di 111 unità navali, in grado di esprimere complessivamente un potenziale di fuoco di 991.487 TEU. Maersk ha invece un portafoglio ordine ben più modesto: di 28 unità, per un totale di 366.600 TEU.
Combinando dunque i dati dell’orderbook con quelli dell’attuale flotta, emerge in prospettiva un quadro chiaro: una volta acquisite le nuove ordinazioni (nell’arco di uno, due anni), CMA CGM si troverà ad avere una capacità operativa inferiore di appena 16.000 TEU rispetto a quella di Maersk.
Appare invece irraggiungibile MSC. Il gruppo dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte è oggi arrivato a dispiegare una capacità totale di 5.076.963 TEU. Il liner disponde di 760 navi di cui 466 di proprietà e 294 noleggiate.
Per quanto riguarda il numero di ordini all’attivo, MSC ha commissionato ad oggi la costruzione di 122 nuove portacontainer, per un totale di oltre 1,5 milioni di TEU.
In quarta posizione si trova COSCO. Il vettore cinese esprime una capacità operativa di 2.936.534 TEU e una flotta di 465 navi, di cui 179 di proprietà. Dopo MSC e CMA, è il liner con l’orderbook più ampio: ha complessivamente ordinato 48 navi per un totale di 882.440 TEU.
Le prime quattro compagnie esprimono insieme un market share di oltre il 57%. MSC, Maersk, CMA CGM e COSCO hanno una quota di mercato rispettivamente del 18,8%, 15,2, 12,9 e 10,8%.