L’affidabilità degli orari delle linee di container globali è calata a giugno di 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, attestandosi a una media del 54.4%. Questo vuol dire che poco più delle metà delle portacontainer oggi attive è partito e arrivato a destinazione in orario.
Lo certifica SeaIntelligence nel suo ultimo rapporto sulla schedule reliability. I risultati osservati nel mese passato riflettono da vicino il trend registrato nel 2024, anno in cui la schedule reliability si è attestata attorno una media compresa tra il 50 e il 55%.
Su base annuale, la puntualità delle portacontainer risulta però essere inferiore di 9,8 punti percentuali.
A giugno, il ritardo medio delle navi ha raggiunto i 5.19 giorni, facendo registrare un peggioramento di 0,04 giorni rispetto a maggio e di 0,82 giorni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Fra i primi 13 vettori container al mondo, a giugno la linea più affidabile è stata Hapag Lloyd, con una schedule reliability al 55,4%. A seguire nove carrier con un’affidabilità superiore al 50% (CMA CGM; Maersk; Evergreen; Wan Hai; MSC; OOCL; Yang Ming; Cosco; HMM). I restanti tre vettori della top 13 (ONE; PIL e ZIM) hanno fatto registrare una puntualità nelle schedule compresa tra il 40 e il 50%. La peggiore performance è stata di ZIM, con appena il 44,4%.
Tra i tredici vettori, Yang Ming è la compagnia che ha fatto osservare il più alto miglioramento su base mensile, del 6,1%, mentre ZIM è quella che ha fatto registrare il peggioramento più significativo: -3,3 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Su base annuale, soltanto HMM e Yang Ming hanno registrato un miglioramento nella puntualità delle schedule programmate. MSC è il vettore che ha visto la propria schedule reliability peggiorare in misura maggiore rispetto agli altri: rispetto a giugno 2023 è stato registrato un tonfo di 18,5 punti percentuali.
