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Report della Banca d'Italia

Trasporto, aumenta l’incidenza dei costi

di Redazione

Nel 2022 l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è salita per il terzo anno consecutivo, rispettivamente al 3,5 e 5,0 per cento (da 3,4 e 4,8 nel 2021).

Lo certifica la Banca d’Italia nella sua Indagine sui trasporti internazionali di merci. “Il rilevante incremento dei noli in termini nominali, avvenuto in un contesto di significativi rialzi dei prezzi dei beni oggetto di commercio internazionale, ha caratterizzato quasi tutti i comparti, riflettendo sia l’espansione degli scambi sia il rincaro dei carburanti” si legge nel report.

La Banca d’Italia sottolinea come a queste tendenze generali si siano aggiunti fattori specifici ai singoli settori, quali l’impatto delle tensioni geopolitiche sul bulk liquido (trasporto di petrolio e derivati) e le limitazioni dal lato dell’offerta nella movimentazione navale di container, particolarmente acute nella prima metà del 2022.

Quest’ultimo comparto non è stato l’unico a registrare un andamento fortemente differenziato dei noli nell’arco dell’anno: a un incremento nei primi mesi si è frequentemente contrapposta una flessione nel secondo semestre.

Il report sottolinea come in presenza di quote di mercato dei vettori italiani in lieve calo, gli incrementi dei noli e delle quantità movimentate abbiano determinato nella bilancia dei pagamenti dell’Italia un ulteriore deterioramento del deficit dei trasporti mercantili, che ha registrato un nuovo massimo storico (-14,4 miliardi di euro, da -10,7 nel 2021).

Con riferimento al trasporto marittimo di container, l’indagine evidenzia che i noli hanno avuto nel 2022 aumenti di entità contenuta in termini nominali rispetto all’anno precedente, caratterizzato invece da rialzi eccezionali.

“Il dato medio nasconde tuttavia un andamento assai differenziato nell’arco dell’anno” sottolineano gli studiosi. “I fattori che ne avevano provocato il rialzo nel 2021 hanno registrato un’inversione di tendenza nel corso del 2022: si sono osservate significative riduzioni del grado di concentrazione tra armatori  e delle limitazioni dal lato dell’offerta (tra cui la difficoltà nel reperimento dei container e la congestione nei porti), nonché un rallentamento della domanda di carico e una sua più equilibrata ripartizione geografica.

La dinamica dei noli è risultata assai eterogenea in termini geografici, risentendo di fattori specifici e dei precedenti andamenti, con i flussi più importanti (esportazioni verso il Nord America e importazioni da Cina e altri paesi asiatici) a guidare le tendenze medie.

Secondo Bankitalia, l’andamento degli altri fattori di costo (servizi ausiliari) e l’aumento dei carichi medi per container (in un’ottica di contenimento dei costi) hanno indotto una dinamica dei noli complessivi in euro per tonnellata assai contenuta, spingendone i costi in termini reali su livelli al di sotto dei massimi registrati nel 2021, ma comunque elevati rispetto agli anni precedenti.

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