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Un 2024 stabile grazie all'aumento dell'export dall'Asia

Trasporto di auto nuove, mercato col vento in poppa

di Redazione

L’aumento delle esportazioni di auto nuove dalla Cina e la situazione di crisi del Mar Rosso stanno sostenendo la domanda di trasporto marittimo nel segmento delle car carrier e probabilmente continueranno a farlo anche per tutto l’anno, limitando così l’impatto negativo che la consegna di nuove navi potrebbe avere sul lato dell’offerta.

A confermarlo è stato l’amministratore delegato di Wallenius Wilhelmsen, Lasse Kristoffersen, durante la presentazione delle performance finanziarie della società durante il primo trimestre.

La compagnia di navigazione danese, una delle più importanti nel settore della car carrier, ha chiuso il periodo gennaio-marzo con ricavi per 1,25 miliardi di dollari di cui 927 milioni provenienti dai servizi del trasporto marittimo, riportando nella sostanza risultati più o meno stabili rispetto a quelli del quarto trimestre del 2023. Il margine  operativo lordo e l’utile operativo sono ammontati rispettivamente a 438 milioni (+10,1%) e 273 milioni (+9,2%), con contribuiti dall’attività di shipping pari a 378 milioni (+10,9%) e 256 milioni (+11,8%).

“Nel breve termine – ammette Kristoffersen – le consegne di nuove navi potrebbero rappresentare una sfida per il settore ma riteniamo che il mercato manterrà una certa situazione di rigidità nel 2024 e nel 2025. La crescita della flotta e, quindi, di stiva disponibile, sarà infatti controbilanciata dalla crescita della domanda di auto nuove sostenuta dai mercati automobilistici cinesi”.

Non solo: “Il dirottamento delle navi verso il Capo di Buona Speranza e l’inevitabile prolungamento dei viaggi da e verso i mercati asiatici sta assorbendo la capacità immessa nei trade est-ovest, riducendo quindi gli squilibri generati sul lato dell’offerta dall’arrivo delle newbuilding”.

Sulla base dei dati aggiornati al primo trimestre, Wallenius Wilhelmsen controlla una flotta di 125 navi. Tra gennaio e marzo, la compagnia di navigazione ha esercitato l’opzione per la costruzione di ulteriori quattro Pure car, truck carrier da 9300 CEU, che vanno ad aggiungersi alle altre otto unità ordinate dal vettore presso i cantieri navali di China Merchants Jinling Shypyard, la cui consegna è prevista a partire dalla seconda metà del 2026.

Sulla base dei dati forniti dai principali analisti, il portafoglio ordini in questo settore si attesta oggi attorno al 40% della flotta complessiva. Nel 2024 e nel 2025 verranno consegnate rispettivamente 42 e 75 nuove unità.

“I fondamentali del mercato rimangono sostanzialmente forti – afferma ancora Kristoffersen – e la domanda risulta essere oggi superiore alla capacità offerta. Per questo motivo le navi sono pienamente utilizzate”.

Tra gennaio e marzo i ricavi della compagnia derivanti dai servizi di trasporto marittimo sono diminuiti del 3%, per effetto della situazione di crisi del Mar Rosso e per l’aumentata congestione dei traffici navali.

“I tempi di attesa per lo sbarco e l’imbarco della merce nei porti principali continuano a creare dei disagi e la situazione pare essere peggiorata nel primo trimestre dell’anno” ammette ancora il ceo di Wallenius, che sottolinea come l’aumento dei tempi di sosta delle navi, unitamente alle deviazioni da Suez, abbiano complessivamente assorbito il 13% dei giorni lavorativi disponibili, traducendosi in una perdita dei ricavi che nel 2024 dovrebbe aggirarsi attorno ai 90/100 milioni di dollari.

Il ceo di Wallenius ha comunque confermato che la compagnia di navigazione continuerà a transitare dalla rotta africana fino a che non saranno completamente ripristinate le condizioni di sicurezza nel Mar Rosso.

Kristoffersen ha infine comunicato che nel 2024 andrà rinnovato il 46% dei contratti di trasporto stipulati con i clienti e oggi in via di scadenza. “La scarsità di capacità di spedizione fornisce un solido contesto per i negoziati” afferma il vertice della compagnia di navigazione.

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