Continua a migliorare l’affidabilità delle navi portacontainer dopo l’aumento dell’1,7% registrato a febbraio.
Sulla base dei dati forniti da Sea Intelligence, a marzo la puntualità globale dei servizi di linea è aumentata di 1,6 punti percentuali, attestandosi attorno al 54,7%. Dopo l’impatto shock causato dalla crisi del Mar Rosso e dall’allungamento dei tempi di navigazione lungo le rotte est-ovest (per via del dirottamento delle navi verso il Capo di Buona Speranza), i carrier stanno gradualmente riuscendo ad adattarsi alla situazione emergenziale, immettendo sui trade est-ovest la capacità di stiva aggiuntiva richiesta per provare a rispettare le schedule programmate, specie nei servizi di collegamento tra l’Europa, il Mediterraneo e l’Asia.
La nuova normalità non ha chiaramente contribuito a riportare la puntualità ai livelli pre-crisi. Anzi, la schedule reliability rimane comunque inferiore del 7,9% rispetto ai valori dell’anno scorso. Risulta comunque essere migliorato il ritardo medio per gli arrivi delle navi: a marzo si sono accumulati in media 5.03 giorni di ritardo (-0,52 giorni rispetto ai valori di febbraio).
Fra i primi 13 vettori container al mondo, Wan Hai è stato il più puntuale a marzo, con un’affidabilità degli orari pari al 59,7% rispetto alla programmazione. A seguire Hapag Lloyd e ZIM: le navi di entrambi i vettori sono arrivate puntualmente a destinazione nel 56,1% dei casi. Altri otto carrier hanno avuto un’affidabilità superiore al 50% (MSC, ONE, Maersk, Evergreen, OOCL, Cosco, HMM e Yang Ming). PIL è risultata essere la compagnia meno affidabile con una affidabilità pari al 49%.
11 tra i 13 principali big carrier hanno fatto registrare miglioramenti su base mensile. In testa Wan Hai, la cui puntualità è aumentata a marzo dell’11,1% rispetto ai valori di febbraio. CMA CGM è invece il vettore che ha riportato il peggiore declino (-1,8%).
Su base annuale, in nove hanno fatto registrare un miglioramento in termini di puntualità.