Il Baltic Exchange ha rilasciato un calcolatore gratuito dei costi FuelEU per aiutare le aziende a capire quale impatto avrà sulle loro tasche la nuova regolamentazione europea che impone alle navi con una stazza superiore alle 5mila tonnellate di ridurre le emissioni di gas serra (Ghg) tagliandole del 2% entro il 2025, del 6% entro il 2030, sino ad arrivare al 60% entro il 2040.
Lo strumento per le emissioni calcola i costi previsti per diversi tipi di navi sulla base delle rotte standard del Baltico, con cui il mercato ha familiarità.
Gli utenti possono inserire la stazza, il tipo carburante e la rotta della propria nave e confrontare i costi con gli standard del Baltico. I proprietari possono analizzare i potenziali costi dei diversi carburanti durante un viaggio, mentre gli operatori e i noleggiatori possono verificare se vengano addebitati in modo equo.
Lo strumento mette a confronto i combustibili fossili con le miscele di biocarburanti da aggiungere nel 2025, anno a partire dal quale si applicheranno le norme sulla diffusione e l’uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel settore del trasporto marittimo
Secondo il calcolatore, una capesize da 180.000 dwt alimentata a olio combustibile a bassissimo contenuto di zolfo che venga impiegata sulla rotta C2 (Tubarao-Rotterdam) dovrebbe affrontare una sanzione FuelEU Maritime di 66.600 dollari e un costo totale di carburante pari a 942.000 dollari.
Usando il metanolo grigio, prodotto da materie prime fossili, questi costi salirebbero a 253.000 e a 4,7 milioni di dollari, riflettendo l’alto costo del carburante ad alta intensità di carbonio.
Ma l’utilizzo del GNL garantirebbe all’operatore un vantaggio di 327.000 dollari, a causa delle eccezioni per il GNL previste dalle regole FuelEU.