Focus/Osservatorio Ambiente

Illustrato in Comitato di Gestione il Piano Operativo Triennale 2024-2026

Un faro sul futuro dei porti dell’Alto Tirreno

di Redazione

Uno sguardo  attento al contesto geopolitico, ancora assai incerto, e un’attenzione accentuata verso i temi della sostenibilità, dell’intermodalità e della digitalizzazione. E’ con questo duplice approccio, contingenziale e progettuale, che l’Autorità di Sistema Portuale ha messo mano all’aggiornamento del proprio Piano Operativo Triennale (POT), il documento di programmazione previsto dalla legge 84/1994 che definisce le strategie di sviluppo delle attività portuali.

Il POT 2024-206, che nei prossimi giorni verrà presentato agli stakeholder della comunità portuale per l’acquisizione di osservazioni e riflessioni, anche ai fini di una eventuale integrazione dei contenuti del testo, è stato illustrato oggi dal presidente Luciano Guerrieri ai membri del Comitato di Gestione.

Partendo dall’analisi del contesto geopolitico, economico e sociale, caratterizzato da una situazione di continua instabilità – a causa, soprattutto del protrarsi del conflitto in Ucraina, della guerra in Medio Oriente tra Israele ed Hamas e degli attacchi nel Mar Rosso da parte degli Houthi – Guerrieri ha sottolineato come il POT accentui fortemente la capacità propositiva e progettuale della Port Authority, prevedendo obiettivi strategici e azioni mirate per avviare in concreto un percorso di trasformazione profonda che incida sulla competitività del sistema portuale.

Sette i temi portanti del nuovo faro programmatico dell’Ente: infrastrutturazione; internazionalizzazione; intermodalità; transizione energetica; transizione digitale; lavoro e inclusione sociale.

Per quanto concerne le infrastrutture, il POT si sofferma in particolare su alcune realizzazioni ad altissimo valore strategico.

Per Livorno viene ribadita l’indispensabilità della Darsena Europa. “Con la pronuncia di compatibilità ambientale e l’esito positivo della procedura europea sulla compatibilità dei finanziamenti con la legge sugli Aiuti di Stato, è stato fatto un importante passo in avanti verso la realizzazione dell’opera, il cui progetto esecutivo con relativa verifica verrà approvato a breve” ha affermato il primo inquilino di Palazzo Rosciano durante la seduta del Comitato di Gestione, aggiungendo che “a questo punto, ogni sforzo sarà dedicato per cercare di consegnare i lavori a mare alle imprese aggiudicatrici dell’appalto”.

Nel corso del 2025 si svolgerà peraltro la preparazione della specifica gara per l’individuazione dell’operatore economico che provvederà a realizzare il previsto terminal contenitori. In parallelo continueranno i lavori sul consolidamento della vasca colmata e quelli di ampliamento del Canale Industriale con la relativa resecazione della sponda lato Torre del Marzocco; si valuteranno inoltre le proposte derivanti dallo studio già avviato per la resecazione della banchina Tripoli.

Con riferimento a Piombino, viene considerata strategica l’opera di completamento della Darsena Est. In particolare, alla luce della vicenda del rilancio delle attività siderurgiche e della possibile (e forse imminente) sottoscrizione di nuovi Accordi di Programma inerenti le iniziative di JSW e degli Ucraini di Metinvest, si pone in tutta evidenza il tema del finanziamento del progetto della banchina Ovest, ovvero della banchina di riva antistante le casse di colmata a servizio delle due aziende e del comparto di attività “diversificate” di logistica industriale.

Con riferimento al tema delle connessioni e dell’intermodalità, Guerrieri ha fatto presente che l’AdSP continuerà a seguire i lavori e le progettazioni per lo sviluppo della rete ferroviaria da parte di RFI, a cominciare dal progetto Raccordo, che, una volta completata la realizzazione dello “Scavalco” sulla direttissima porto-interporto, andrà a collegare il polo di Guasticce con i i binari della Pisa-Collesalvetti-Vada.

In relazione a quest’opera, nel POT viene sottolineata la necessità di interloquire costantemente con il MIT per superare la nota problematica dei finanziamenti da assicurare alla realizzazione del progetto, mentre, in una logica di sviluppo integrato del territorio, viene definito come obiettivo prioritario quello di consolidare ulteriormente l’offerta insediativa dell’Interporto Vespucci, studiando un piano di azione per il reperimento di nuove aree e servizi da mettere a disposizione delle imprese.

Rimanendo in tema di intermodalità, Guerrieri ha ricordato che l’ente portuale provvederà infine a coinvolgere il cluster portuale e l’Organismo della Risorsa Mare per i necessari approfondimenti sul Piano del Ferro sia a Livorno che a Piombino. Di corrispondente valenza, ed interesse, analoghe iniziative per i progetti relativi alla prevista viabilità di cintura del porto di Livorno e quelli relativi al II lotto della SS398.

Altra colonna portante del POT, la cosiddetta Twin Transition, la doppia transizione, quella digitale ed energetica.

Il presidente dell’AdSP ha voluto rimarcare come nel POT si definiscano le azioni attraverso le quali l’AdSP MTS punta ad implementare, attraverso le proprie piattaforme digitali  (MONICA, Il Tuscan Port Community System, lo Sportello Unico Amministrativo,etc), l’offerta già oggi rilevante dei propri servizi per gli operatori logistici e per le attività istituzionali.

In tema di Transizione Energetica l’obiettivo strategico rimane quello di promuovere lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione del sistema portuale, in coerenza con tutti gli strumenti di pianificazione strategica a disposizione.

Sotto questo punto di vista, viene sottolineato nel documento programmatico l’impegno dell’Ente a sviluppare con efficacia il progetto di cold ironing nei porti del Sistema. Nel 2023 sono state aggiudicate le procedure di appalto integrato per la progettazione esecutiva e i lavori necessari alla realizzazione degli interventi di elettrificazione delle banchine nei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio. Attualmente è in corso la progettazione esecutiva ed è previsto l’inizio lavori nel IV trimestre del 2024.

Nell’ambito del progetto Green Ports, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica, l’Ente ha peraltro predisposto 11 progetti per l’incentivazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso di energie rinnovabili.

L’internazionalizzazione è del pari un asset rilevante per la Port Authority. Su questo tema l’azione dell’ente sarà focalizzata su alcuni Paesi ed aree con cui riprendere o attivare proficui rapporti di cooperazione, a cominciare dal continente africano.

Dopo aver attivato con l’Autorità Portuale di Damietta un memorandum di intesa per redigere congiuntamente uno studio di fattibilità finalizzato alla creazione di una supply chain di importazione in Europa di idrogeno verde dall’Egitto, la Port Authority ha oggi allo studio ulteriori proposte di collaborazione con altri porti egiziani, marocchini e algerini.

Ma nel piano di azione dell’Ente non c’è soltanto l’Africa. Tra gli obiettivi prefissati dall’AdSP anche quello di avviare nuove relazioni con il porto indiano di Mumbai, al fine di favorire l’attivazione di un traffico container che possa sfruttare appieno le potenzialità del porto di Livorno.

Nel POT sono infine state sviluppate azioni strategiche per lo sviluppo di un modello efficiente e sicuro del lavoro in porto mentre verranno portate avanti in modo concreto nuove iniziative per favorire il pieno raggiungimento della parità di genere in ambito portuale.

“Il nuovo Piano Operativo Triennale, di cui oggi abbiamo fornito oggi una prima illustrazione, traghetta l’AdSP verso una nuova fase di ammodernamento infrastrutturale e innovazione digitale ed energetica, senza con ciò trascurare la necessità di contestualizzare l’azione programmatica in un ambito relazionale di alto livello che abbia il suo baricentro nel Mediterraneo” ha affermato Luciano Guerrieri.

“La lettura complessiva del POT consente di comprendere il rilevante lavoro di trasformazione che l’Adsp-Mts sta svolgendo e continuerà a svolgere per il consolidamento e lo sviluppo dei traffici e delle attività del porto di Livorno, di Piombino e di tutto il sistema di competenza” ha concluso.

Nel suo intervento il segretario generale dell’Ente, Matteo Paroli, ha voluto invece rimarcare il carattere innovativo di un Piano Operativo Triennale che mira a prospettare un nuovo scenario strategico anche in ambito lavorativo.

“In linea con quanto affermato nell’ultimo Piano Organico Porti, il piano sottolinea l’importanza di una riorganizzazione e riqualificazione dell’Agenzia autorizzata alla fornitura di lavoro temporaneo ai sensi dell’art. 17 comma 5 della Legge 84/94 e individua le possibili soluzioni da adottare per superare le attuali criticità riscontrate nell’attuale modello organizzativo” ha dichiarato.

Nei prossimi giorni verrà dunque avviato il periodo di consultazioni anche attraverso un passaggio preliminare presso l’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare e le Commissioni Consultive. Terminata questa fase, il POT verrà sottoposto, probabilmente entro la fine del prossimo, mese all’attenzione del Comitato di Gestione per l’approvazione finale.