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Report di Sea Intelligence

Un mare di container alla deriva

di Redazione Port News

Negli ultimi due anni, la congestione nella catena di approvvigionamento ha portato a una significativa dilatazione dei tempi di trasporto. A causa dell’allungamento della catena logistica, e dei ritardi accumulati dalle navi nei viaggi lungo le rotte marittime, i vettori si sono trovati nella necessità di dover tenere impegnati i propri container per periodi di tempo insolitamente lunghi. Da qui la corsa all’acquisizione di nuova equipment per soddisfare una domanda di mercato che è cresciuta a ritmi sostenuti grazie soprattutto al boom dell’on-line.

Oggi, con la prospettiva di una normalizzazione della filiera logistica, il rischio è esattamente quello opposto, di un eccesso di offerta sul lato dei container.

A descrivere la possibile nuova situazione di mercato è Sea Intelligence, nel numero 564 del suo Sunday Spotlight. Esaminando i dati operativi forniti da Hapag-Lloyd, la consultancy firm evidenzia come a causa del progressivo ritorno alla normalità, e -quindi – di un miglioramento dell’affidabilità nelle schedule dei viaggi programmati dai liner, ben 13 milioni di TEU rischino di diventare inutiili.

Come si arrivi a questa cifra è presto detto. Sea Int sottolinea come nel primo trimestre del 2022 Hapag-Lloyd abbia avuto bisogno di una flotta di attrezzature di poco superiore ai 3 milioni di TEU per spostare il proprio carico.

“Se i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento venissero rimossi ora, Hapag-Lloyd avrebbe bisogno del 17% in meno di container rispetto a quelli attualmente impiegati” afferma la società di analisi, aggiungendo che se questo dato fosse rappresentativo del mercato globale, ci sarebbe insomma bisogno del 17% in meno di contenitori rispetto a quelli oggi movimentati.

La flotta globale di container ha raggiunto i 50 milioni di TEU nel 2021. Se il 17% di questa diventasse improvvisamente ridondante, avremmo 8,5 milioni di TEU non più utili. Si tratta di un pacchetto di container a cui si dovrebbero aggiungere ulteriori 4,5/4,8 milioni di TEU una volta effettuate nel 2022 tutte le consegne di nuova equipment ordinate nei mesi precedenti dalle compagnie.

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