News

Report Sea-Intelligence

Una pila di contenitori vi seppellirà

di Redazione Port News

Con il progressivo e graduale superamento dei problemi di congestione che per mesi hanno impattato sull’operatività di molti porti USA, dovrebbero anche migliorare le prestazioni dei liner e l’affidabilità dei servizi di trasporto lungo il trade transpacifico. E questa è una buona notizia.

Quella cattiva è che il ritorno alla normalità porterà ad un accumulo di container vuoti, che difficilmente potrà essere rimpatriato in Asia in tempi ragionevolmente brevi.

Lo afferma la società di analisi Sea-Intelligence nel suo ultimo spotlight settimanale, il n.552. In uno scenario di costante miglioramento operativo, “raggiungeremo una fase in cui, da luglio 2022 a febbraio 2023, ci sarà un surplus di vuoti rispetto alla capacità media di stiva delle navi in grado di ri-trasportarli in Asia” sottolineano gli analisti.

Sui trade transpacifici vengono trasportati in media 19 milioni di TEU all’anno. Con l’accorciamento della catena logistica e la riduzione dei tempi medi di trasporto della merce, rischiano di accumularsi presso i magazzini dei porti statunitensi 3,5 milioni di container vuoti.

Per smaltirli tutti, le compagnie di navigazione dovrebbero far partire le proprie navi dall’Asia non completamente piene. Nei viaggi head haul, ogni vettore dovrebbe lasciare inoccupato uno spazio pari a 82.000 TEU. Un problema non da poco.