La Commissione Europea ha annunciato l’istituzione di una nuova alleanza europea dei porti per intensificare la lotta al traffico di droga e alle reti criminali.
L’obiettivo è quello di accrescere la resilienza di questi ultimi alle infiltrazioni criminali e rafforzare il lavoro delle autorità doganali, delle autorità di contrasto e degli operatori pubblici e privati dei porti di tutta Europa, dotandoli, ad esempio, di dispositivi di scansione e attrezzature all’avanguardia.
Il traffico di stupefacenti rappresenta una delle più importanti minacce che l’UE ha attualmente di fronte. Nell’UE i sequestri di cocaina stanno raggiungendo livelli record, con 303 tonnellate sequestrate nel solo 2021. Le attività delle reti criminali hanno fatto un salto di qualità in portata, sofisticazione e conseguenze violente.
La lotta alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti è quindi una priorità dell’Unione europea, degli Stati membri e dei partner internazionali.
“Le dogane sono in prima linea nella lotta comune dell’UE contro il traffico di droga, un fenomeno che causa violenze, reati e sofferenze immani. Quest’anno abbiamo già presentato proposte per una riforma profonda e basata sui dati dell’unione doganale dell’UE affinché, sotto la gestione di una futura autorità doganale, si possano controllare più facilmente le importazioni, fermando merci a rischio come le droghe illegali” ha dichiarato il commissario per l’economia Paolo Gentiloni.
“Nel frattempo dobbiamo intensificare la collaborazione e la condivisione delle informazioni tra i funzionari che presidiano i punti d’ingresso dell’UE, un aspetto che ha già dimostrato la sua efficacia nel frenare il dilagare del traffico di stupefacenti. È qui che l’Alleanza europea dei porti può apportare un reale valore aggiunto”.