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Shipping, presentato il disegno di legge OSRA 2.0

USA, è guerra aperta alla Cina

di Redazione

A distanza di quasi un anno dall’entrata in vigore dell’Ocean Shipping Reform Act 2021 (OSRA), la legge che ha richiesto alle compagnie di navigazione di aderire a “standard minimi di servizio che soddisfino l’interesse pubblico”, dando maggiori poteri alla Federal Maritime Commission (FMC), i lawmaker statunitensi sono tornati ad interessarsi del trasporto marittimo con una nuova misura che questa volta prende di mira la crescente influenza della Cina sul settore.

E’ stato infatti presentato alla Camera dei Rappresentanti l’Ocean Shipping Reform Implementation Act, che – sulla base di quanto dichiarato da uno dei suoi promotori, il deputato Dusty Johnson -mira a “reprimere” i “tentativi del Partito Comunista Cinese di influenzare la catena di approvvigionamento americana”.

Se approvato, il disegno di legge soprannominato OSRA 2.0 e co-sponsorizzato dal repubblicano John Garamendi vieterà ai porti statunitensi di utilizzare la piattaforma cinese per la trasmissione dei dati logistici, denominata LOGINK ( National Transport and Logistics Public Information Platform).

Secondo un recente studio dell’U.S.-China Economic and Security Review Commission, il software, usato in 20 porti in tutto il mondo, di cui nove europei, potrebbe essere utilizzato dal Partito Comunista Cinese (PCC) per espandere il suo potere e la sua influenza nel mondo e porre seri rischi commerciali e strategici per le Nazioni.

Il disegno di legge codificherà inoltre la definizione di “vettore controllato”, un’etichetta da affibiare a quelle imprese statali che, secondo quanto dichiarato da Johsnon in una nota stampa, non operano in una economia di mercato, “come quella della Repubblica Popolare Cinese”.

Verrà inoltre conferito alla FMC il potere di indagare sui mercati online per le tariffe marittime, come lo Shanghai Shipping Exchange, per prevenire pratiche commerciali improprie. L’ente di regolazione sarà infine autorizzato a semplificare gli standard dei dati per la logistica del trasporto marittimo.

“Lo scorso giugno, il Congresso ha approvato per la prima volta in quasi un quarto di secolo la nostra storica riforma sulla navigazione marittima per proteggere le imprese e i consumatori americani dalla riduzione dei prezzi da parte dei liner battenti bandiera straniera”, ha affermato Garamendi. “Io e Johnson ci stiamo impegnando affinché la legge bipartisan del 2022 venga implementata pienamente per sostenere gli esportatori americani e correggere lo squilibrio commerciale tra gli USA e la Cina” ha aggiunto.

“Dopo anni di interminabili chiacchiere a Washington, stiamo finalmente realizzando un commercio equo e libero e stiamo impedendo alle società cinesi controllate dallo Stato di fregare il nostro Paese e di toglierci i nostri posti di lavoro nel settore manifatturiero. Il nostro disegno di legge sull’implementazione presentato oggi completerà il lavoro”.

La mossa arriva a pochi giorni di distanza dalla presentazione alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, di un altro disegno di legge, l’Ocean Shipping Antitrust Enforcement Act”, che prevede l’abrogazione di alcune esenzioni rispetto alle leggi antitrust degli USA, incluse quelle riservate al trasporto marittimo di linea. La misura è stata fortemente criticata dal World Shipping Council (WSC), l’associazione che rappresenta le principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali.

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