Come noto, a dicembre il senatore repubblicano Mike Waltz e il democratico Mark Kelly hanno presentato al Congresso degli Stati Uniti un nuovo Disegno di Legge bipartisan per cercare di porre un argine al dominio incontrastato di Pechino nella costruzione navale commerciale.
Lo Ships for America Act prevede che a partire dal 2029 una quota delle merci importate via mare dalla Cina venga trasportata esclusivamente da navi battenti bandiera statunitense, con equipaggio americano e costruite negli USA. Lo scopo è quello di arrivare ad una quota del 10% a 14 anni dall’introduzione del provvedimento.
Linerlytica sottolinea come le portacontainer costruite in Cina costituiscano ad oggi la maggior parte delle unità navali utilizzate per i commerci con gli Stati Uniti. Ce ne sono 225 su un totale di 1045 unità. Le navi made in China hanno una capacità complessiva di 1,29 milioni di TEU, ovvero il 16,8% della capacità totale dispiegata nel commercio con gli USA.
Le navi costruite negli USA e utilizzate per i commerci con il cliente americano sono soltanto 10, in termini di TEU arrivano ad una capacità complessiva di 23.200 TEU, lo 0,3% del totale.
La Corea del Sud mantiene invece la posizione dominante nel numero di navi impiegate per i trade da e per gli USA.