La Federal Maritime Commission? Secondo i commissari Carl Bentzel e Max Vekich dovrebbe avere l’autorità di disapprovare gli accordi tra gli ocean carrier e i terminal operator.
In una lettera inviata ai membri del Congresso statunitense, Bentzel e Vekich hanno chiesto una modifica delle norme dello Shipping Act che regolano gli accordi in base ai quali le compagnie di navigazione e i terminalisti portuali sono tenute ad operare in ambito nazionale.
Oggi, l’Agenzia Federale statunitense, che regola il sistema del trasporto marittimo internazionale da e per gli USA, non può impedire l’entrata in vigore di un accordo tra i VOCC (Vessel Owning Common Carrier) e gli MTO (Multimodal Transport Operator), anche quando questo sia ritenuto dalla stessa FMC anticonconcorrenziale.
Pur avendo acquisito, grazie all”Ocean Shipping Reform Act del 2022, nuovi poteri ispettivi, la Federal Maritime Commission non ha la possibilità di apporre alcun visto a tali accordi, avendo – al massimo – la facoltà di intentare un’azione presso il tribunale distrettuale competente.
«L’esperienza ha dimostrato che il processo di revisione degli accordi è macchinoso e richiede tempo, e alcuni sostengono che sia addirittura concepito per impedire la supervisione degli accordi da parte della Commissione» ha dichiarato Vekich.
«Le principali modifiche normative al processo migliorerebbero notevolmente la supervisione della Commissione sugli aspetti competitivi del settore marittimo e assicurerebbero di metterci in grado di attuare gli scopi previsti dall’OSRA 2022» ha concluso.