200 mila tonnellate in più di prodotti forestali all’anno. E’ questo il tesoretto che Saga Welco potrebbe presto portare in dote al porto di Livorno per effetto del nuovo accordo commerciale che la compagnia di navigazione norvegese ha firmato quest’anno con UPM, uno dei più importanti produttori di pasta di carta al mondo.
A pochi giorni dalla firma del protocollo di intesa tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e l’Administracion Nacional De Puertos (ANP) dell’Uruguay, Mauro Tosi entra nel merito delle potenzialità che l’accordo bilaterale tra Livorno e il porto uruguaiano di Montevideo può offrire al Sistema Paese.
Lo fa snocciolando numeri e dati. «Il traffico dei prodotti forestali – afferma l’operations manager di Saga Welco – è uno dei core business dello scalo labronico».
Da sempre: «Attraverso la gestione delle navi di proprietà di Westfal Larsen e Saga Forest, la nostra compagnia spedisce cellulosa, fluff, carta kraft e legname in tutto il mondo. Nel 2022 abbiamo importato nel Mediterraneo 600 mila tonnellate di merce forestale, di cui 300 mila nel solo porto della città dei Quattro Mori».
Tosi sottolinea come i prodotti forestali abbiano retto bene l’urto della crisi pandemica: «L’incremento della richiesta di materiale per il settore igienico, uno dei prodotti di punta delle vicine cartiere della Lucchesia, ha sicuramente trainato la crescita di questo particolare segmento, proprio in corrispondenza di una flessione generalizzata della merce complessivamente movimentata in gran parte dei porti italiani».
I dati sono buoni anche se appaiono in calo rispetto alle movimentazioni del 2021, anno in cui, attraverso Saga Welco, i porti di Tarragona, Napoli, Livorno e Monfalcone, avevano visto transitare dalle proprie banchine un milione di tonnellate di merce. «Abbiamo registrato un decremento su base annuale del 40%, dovuto in larga parte dalla decisione di Suzano di non rinnovare il rapporto commerciale che ci legava da diversi anni» spiega il manager italiano.
Il principale produttore brasiliano di cellulosa ha infatti deciso di affidarsi a G2 Ocean per le spedizioni marittime nell’area del Mediterraneo. Un duro colpo per Saga Welco, che però non si è tradotto in una perdita per Livorno, porto di riferimento anche per l’altra compagnia di navigazione, nata dalla fusione tra Gearbulk e Grieg Maritime Group.
Il futuro si prospetta comunque roseo per il vettore norvegese. «Abbiamo riempito il vuoto lasciato da Suzano con l’UPM, nostro vecchio cliente, dal quale, l’anno scorso, abbiamo ricevuto l’incarico di curare, per 15 anni, le spedizioni marittime della merce prodotta dal suo nuovo stabilimento di Montevideo».
Il produttore finlandese di cellulosa ha infatti investito più di 3oo milioni di dollari nella realizzazione, a Paso de Los Toros, nel distretto di Durazno, di una nuova fabbrica di pasta di carta.
La facility dovrebbe diventare operativa molto presto. A regime dovrebbe arrivare a produrre più di 2 milioni di pasta di eucalipto. A partire da maggio, 200 camion utilizzeranno ogni giorno la strada di grande comunicazione, ruta 5, per trasportare la cellulosa da Paso de Los Toros a Montevideo, per un totale di 560 viaggi giornalieri.
Ed è qui che entra in gioco l’accordo istituzionale siglato a Palazzo Rosciano tra la Port Authority livornese e l’ANP, organismo alle dirette dipendenze del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti incaricato di amministrare i porti pubblici uruguaiani (Montevideo, Nueva Palmira, Colonia, Juan Lacaze, Fray Bentos, Paysandú, Salto).
«Il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, e il console onorario dell’Uruguay, Silvio Fancellu, sono stati bravi a sfruttare la finestra di opportunità che, a nostro modo di vedere, si è aperta grazie all’accordo commerciale che abbiamo siglato con l’UPM» afferma Tosi.
«Dal 2023 dovremmo riuscire a portare nel porto di Livorno 200 mila tonnellate di prodotti forestali in più, arrivando a un totale di 700 mila tonnellate. Ma sono sicuro che Guerrieri e il presidente dell’ANP, Juan Curbelo del Bosco, stiano già studiando la possibilità di implementare ulteriormente gli scambi commerciali. Non è un caso che dopo la sigla dell’intesa, i firmatari si siano recati in visita ad una delle più importanti cartiere della Lucchesia».
I distretti cartari di Porcari sono chiaramente un anello importante della catena: «In Italia sono i nostri principali clienti. Dettano loro le regole – spiega il manager di Saga Welco – e i caricatori uruguaiani hanno tutto l’interesse a strutturare con loro un rapporto commerciale solido e duraturo».
Per Tosi, Livorno sarà sempre più centrale nei traffici di cellulosa dal Sud America. Resta però da capire se il porto saprà arrivare preparato alle sfide del futuro: «Già oggi i magazzini attualmente disponibili sono ai limiti della propria capacità di stoccaggio. Basta un pur minimo rallentamento degli ordini da parte delle imprese cartarie toscane, perché si saturino del tutto. Occorrono nuove infrastrutture a ciglio banchina, da destinare al deposito dei prodotti forestali. Il raddoppio del magazzino MK, in radice dell’Alto Fondale, è una soluzione e speriamo venga realizzata quanto prima».
Anche il vicino Interporto Amerigo Vespucci può giocare un ruolo strategico: «La struttura interportuale di Guasticce si sta espandendo, secondo una vocazione che privilegia una gestione integrata dei servizi logistico-ferroviari-intermodali. Riteniamo possa diventare un importante polmone logistico anche per lo stoccaggio della cellulosa. Ma, chiaramente, servono nuove aree e nuovi magazzini».