Nel primo trimestre, ZIM ha registrato una perdita netta di 58 mln di dollari, con un calo marcato rispetto al profitto di 1,7 miliardi di dollari registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Il margine operativo lordo è stato di 373 milioni di dollari (-85%), l’EBIT di 14 milioni di dollari e i ricavi di 1,37 miliardi di dollari (-63%).
Per l’amministratore delegato della compagnia armatoriale, Eli Glickman, i risultati negativi di questo primo scorcio d’anno sono da attribuire al calo delle tariffe di nolo e alla debolezza progressiva della domanda, in particolare nel commercio transpacifico.
Le tariffe di nolo del primo trimestre sono scese a una media di 1.390 dollari per teu, riportando un calo del 64% su base annua, mentre i volumi trasportati si sono attestati a 769.000 teu, in calo del 10% su base annua.
Nonostante le prospettive nel breve termine rimangano grigie per il trasporto container, ZIM guarda al futuro con serenità, tanto da non sentire il bisogno di rivedere al ribasso la propria full-year guidance, che riporta un EBITDA previsionale compreso tra gli 1,8 e i 2,2 miliardi di dollari e un EBIT compreso tra i 100 e i 500 milioni di dollari.